Paul Gascoigne ha sempre vissuto una vita al limite, rischiando spesso e volentieri di perderla. Tanti, troppi i problemi con l’alcol per l’ex giocatore della Lazio, una dipendenza che ha influito anche sulla sua carriera da calciatore e che lo ha portato verso il baratro una volta ritirato. Gazza ha riconosciuto che nel 2018 ha subito un’operazione allo stomaco e un trattamento per porre fine a questa malattia. A poco a poco la sta superando ed è lui stesso ad assicurare di stare meglio lontano dal bere e dalla depressione:
So di essere più felice quando non bevo. A volte posso essere un ubriaco triste.
Gascoigne ne ha parlato nel podcast Anything Goes di James English, ammettendo di aver abbandonato i social network:
Ero diventato dipendente da loro e ora guardo solo.
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Gascoigne: “A Roy Keane dissi che andavo a letto con la moglie”
Adesso l’ex giocatore cerca di passare il tempo nel migliore dei modi e dice di essere sulla strada giusta per guardare al futuro con ottimismo:
Cerco solo di godermi la vita il più possibile e di sfruttare al massimo quello che ho. Rimango sulla strada giusta.
Gascogine ha anche ricordato alcuni degli aneddoti di quando era calciatore e di come ha portato i suoi avversari a perdere la pazienza con continue “minacce” e commenti prima e durante le partite. Uno di questi è ad esempio Roy Keane, che aveva definito Gazza come “il suo peggior incubo” per via di una celebre partita tra Tottenham e Manchester United.
Gli ho detto che andavo a letto con sua moglie. Quella partita l’abbiamo vinta 1-0, ma poi [Roy] ha detto sui giornali: “Grazie a Dio la partita è finita, non mi hanno mai parlato tanto in vita mia”.