Valentino Rossi, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, si è proiettato al prossimo Mondiale, che lo vedrà in pista con una nuova squadra, la Petronas Yamaha.
Sarà un altro campionato anomalo. Lo scorso anno, in gara con attorno tribune vuote mi domandavo: che senso ha? Cosa ci faccio qui? Spero vada un po’ meglio, niente più corse replicate sulla stessa pista, insomma mi aspetto almeno un Mondiale più vero.
MotoGP, Valentino Rossi: “Il decimo titolo non è un’ossessione”
Come sempre Valentino Rossi andrà ancora a caccia del decimo titolo:
Corro perché penso di riuscire a vincerlo. Ma non è un’ossessione. Sarei contento di fare bene, fare podi, essere protagonista, in lotta. Gareggiare a 42 anni? Non cambia granché. Spingo al massimo – ha continuato Valentino Rossi – evitando di fare sciocchezze. Sempre stato così, cercavo di preservarmi anche a 20 anni. Non sono mai stato un pilota spericolato. È che vorrei confrontarmi sul tema ‘correre a 40 anni’ ma è impossibile: nessuno è rimasto in sella così tanto.
Winter training at the MotoRanch
📸 @camilss 💣💣 pic.twitter.com/Qjcu98WIla— Valentino Rossi (@ValeYellow46) February 1, 2021