I calciatori della Premier League non vaccinati contro il Covid saranno costretti a saltare alcune partite al loro rientro nel Regno Unito dopo aver trascorso un soggiorno all’estero: è questa la modifica legislativa che intende introdurre il ministero competente per le attività sportive professionistiche.
Secondo le attuali norme, gli sportivi d’elite non vaccinati, al rientro nel Regno Unito, sono esentati dall’obbligo di 10 giorni di quarantena per potersi allenare e/o gareggiare. Una deroga che presto potrebbe cessare di esistere – scrive il Daily Telegraph – per volontà della ministra Nadine Dorries, titolare del dicastero per la Cultura (con delega allo sport), che non sembra più voler ammettere eccezioni.
Attending a #PL match? You must:
✅ Be fully vaccinated or show proof of a negative lateral flow test
🧑💻 Complete your COVID-19 self declaration on your club’s website
📱 Only attend if you can show your COVID pass
😷 Wear a face covering
🧼 Follow public health guidance pic.twitter.com/xEbawaJANQ— Premier League (@premierleague) December 30, 2021
Premier League, in arrivo una stretta per i giocatori no-Vax
Con evidenti conseguenze per i club inglesi impegnati nelle competizioni europee che non potranno schierare i loro giocatori non vaccinati negli incontri immediatamente successivi alle trasferte all’estero. Una restrizione – spiegano fonti governative – per spingere gli atleti professionisti a vaccinarsi.
Se vuoi poter godere di un trattamento speciale, devi fare la tua parte per la salute e sicurezza pubblica. Perché il vaccino non è una questione personale, ma riguarda anche gli altri.
Il cambio normativo è destinato a ricevere le critiche delle società calcistiche inglesi, convinte che l’attuale esenzione non rappresenti un rischio concreto e significativo per la salute pubblica, dal momento che i calciatori di Premier League sono sottoposti ad un severo regime di test anti-Covid giornaliero.