Questo racconta l’ex direttore sportivo della Salernitana, Walter Sabatini, in un’intervista al Corriere della Sera:
Il mio addio alla Salernitana è tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io.
🇱🇻 L’U.S. Salernitana 1919 e il D.S. Walter Sabatini rendono noto di non proseguire il rapporto di lavoro per la stagione calcistica 2022-2023.
Ringraziandolo per il lavoro svolto e l’impegno profuso la Società augura al Direttore Sabatini le migliori fortune professionali.— US Salernitana 1919 (@OfficialUSS1919) June 2, 2022
Salernitana, Sabatini spiega l’addio: “Tutto figlio di un equivoco”
Il discorso va avanti:
Il presidente è perfettamente al corrente di tutto, come l’ad Milan che mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. In passato, sul tema delle commissioni ho fatto battaglie di principio, nobilissime ma alla fine anche dannose.
E in merito alla sua esperienza alla Salernitana Sabatini aggiunge:
Lascio un monolite. Merito dell’allenatore e degli stessi giocatori. Oggi c’è un gruppo pronto a dare battaglia contro chiunque: naturalmente va integrato, migliorato, corretto. Spero che non venga disintegrato.